Come TPKNews apprende in via esclusiva da fonti vicine all’amministrazione comunale di Trieste, dopo la nostra prima pubblicazione sugli abusi all’interno della Comunità ecclesiastica ortodossa serba, il presidente del Consiglio parrocchiale Zlatimir Selaković ha attivato tutti i canali nel tentativo di spegnere l’incendio mediatico. Secondo le dichiarazioni della nostra fonte, Selaković ha personalmente chiamato il sindaco di Trieste chiedendo assistenza legale a seguito dei nostri articoli.

Nel tentativo di metterci all’angolo sul piano giuridico, il sindaco gli avrebbe generosamente messo a disposizione il proprio avvocato – che da allora segue con attenzione ogni nostro testo alla ricerca di una “falla nella legge”.
Caro avvocato, se continua a leggere – ecco un po’ di materiale per lei.
Durante la pandemia del 2021 sono iniziati i lavori di ristrutturazione sull’edificio “Stella Polare”, di proprietà della Comunità ortodossa serba di Trieste – cioè sotto il diretto controllo della cosiddetta “santa alleanza triestina”. O, per essere più precisi, sotto il pieno comando di Selaković e del suo ristretto cerchio, sempre più simile a una cellula mafiosa locale che a un consiglio parrocchiale.
Cinque imprese hanno partecipato alla gara, ma i lavori sono stati assegnati alla ditta “Inocenti & Stipanovic” con la decisione del consiglio del 7 luglio 2021. Già allora si sapeva che i subappaltatori sarebbero state, né più né meno, aziende albanesi provenienti dal Kosovo.
Com’è possibile? Come mai, proprio nella comunità serba in Italia, l’autorizzazione è stata data a società provenienti da un territorio che la Serbia ufficialmente non riconosce come Stato?
Inizialmente era prevista la sostituzione completa del tetto, ma l’idea è stata presto abbandonata a causa del “buono stato generale della struttura”. Al suo posto, Selaković ha approvato fondi molto più consistenti per la sostituzione delle finestre. Sì, le finestre erano in condizioni disastrose. Le lamentele degli inquilini, regolari. Le ispezioni, intervenute. Ma…
Confrontiamo le cifre.
Secondo un progetto del 2011, la semplice restaurazione degli infissi in legno esistenti avrebbe dovuto costare 316.130 euro (senza ponteggi!). È noto che il restauro costa di più della sostituzione.
E cosa fa Selaković nel 2024?
Sostiene di aver sostituito 240 finestre, spendendo 496.381,89 euro, inclusi i costi di una gru.
Il problema? Il numero di finestre.
Chiunque vada all’edificio Stella Polare, accanto al tempio, conterà, nella migliore delle ipotesi, tra 120 e 130 finestre, comprese quelle nel cortile interno. Dove sono le altre 100 e più? Negli uffici della “santa alleanza”? Nella documentazione, certamente.
Lo Stato italiano aveva previsto un bonus del 50% per tali lavori. Ciò significa che la Comunità ortodossa serba di Trieste ha ricevuto 248.190,95 euro a titolo di sovvenzione statale.
Se sappiamo che il numero di finestre è stato falsificato, è evidente: la “santa alleanza” ha raddoppiato il numero delle finestre per ottenere il doppio del bonus, che – secondo le fonti – è finito in tasche private.
E gli altri lavori?
Tetto e facciate lato strada (bonus 90%) – spesi: 566.381,52 euro. Reale: 300.000–350.000 euro.
Tetto e facciate lato cortile (bonus 50%) – spesi: 445.246,88 euro. Reale: 200.000–250.000 euro.
LA “PIETÀ FISCALE”
Il totale dei bonus ricevuti dallo Stato italiano per tutti i lavori ammonta a 732.330,81 euro, mentre si stima che la differenza di almeno 600–700 mila euro sia finita in mani private, probabilmente sotto la voce “per il rafforzamento spirituale”.
Si tratta di un caso fortuito? O di una rete ben organizzata di manipolazioni, relazioni fittizie e spese controllate in accordo con gli appaltatori?
In qualsiasi Paese normale, questo sarebbe oggetto di una seria indagine finanziaria. Ma in Italia, a quanto pare, tutto passa, se sei amico intimo del sindaco e hai un avvocato dalla parte “morale”. O forse non passerà. Vedremo.
Se esistono paradiso e inferno in senso fiscale, la “santa alleanza” è già nell’anticamera del secondo.
Che questo testo sia anche un messaggio all’avvocato del sindaco: La verità è tenace. E la nostra redazione – ancora di più.
(Tpknews.com/@I.M.S.)










